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In Umbria, all'inizio del Novecento, in un triangolo tra la Villa Montesca dei baroni Franchetti a Città di Castello, Palazzo Sorbello a Perugia e la Villa del Pischiello sul Trasimeno dei marchesi Ranieri di Sorbello, si concentrò una serie straordinaria di pratiche sociali e didattiche d'avanguardia. A guidarle due amiche di origini newyorchesi: la baronessa Alice Franchetti e la marchesa Romeyne Ranieri di Sorbello, accomunate dalla frequentazione dei circoli intellettuali e femministi romani di primo Novecento e da ideali di rinnovamento sociale. Di qui passò Maria Montessori, aprendo le prime due scuole umbre: quella ben nota alla Montesca - dove scrisse il suo "Metodo" - e l'altra, contemporanea ma finora mai indagata, voluta dalla marchesa Ranieri di Sorbello nella Villa del Pischiello. Questo straordinario intreccio virtuoso di operosità sociale è trattato con grande ricchezza di documenti e testimonianze in questo libro.